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Registrazione: 19, 20 Gennaio, 3, 10, 22 Febbraio 1967 |
Musicisti | Strumenti |
John Lennon | Voce raddoppiata, chitarra acustica, pianoforte |
Paul McCartney | Voce, pianoforte, basso |
George Harrison | Conga |
Ringo Starr | Batteria, maracas, pianoforte |
Erich Gruenberg Granville Jones Bill Monro Jurgen Hess Hans Geiger D. Bradley Lionel Bentley David McCallum Donald Weekes Henry Datyner Sidney Sax Ernest Scott |
Violino |
John Underwood Gwynne Edwards Bernard Davis John Meek |
Viola |
Francisco Gabarro Dennis Vigay Alan Dalziel Alex Nifosi |
Violoncello |
Cyril McArthur Gordon Pearce |
Contrabbasso |
John Marston | Arpa |
Basil Tschaikov Jack Brymer |
Clarinetto |
Roger Lord | Oboe |
N. Fawcett Alfred Waters |
Fagotto |
Clifford Seville David Sanderman |
Flauto |
Alan Civil Neil Sanders |
Corno francese |
David Mason Monty Montgomery Harold Jackson |
Trombe |
Raymond Brown Raymond Premru T. Moore |
Trombone |
Michael Barnes | Tuba |
Tristan Fry | Timpani, percussioni |
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Anche questo pezzo, come Strawberry Fields Forever, si compone di due parti distinte, una composta da Lennon, l'altra da McCartney. In principio, non sapendo ancora come unirle, venne lasciato un intervallo di 24 battute, che si ripete anche alla fine della canzone, che vennero contate da Mal Evans, il road manager dei Beatles. La sua voce non è stata cancellata, e quindi si può facilmente sentire in tutt'e due le parti |
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Il titolo originale (o 'working title', ovvero titolo dato durante la lavorazione) era 'In The Life Of' |
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Il testo, nelle due delle tre strofe di Lennon, riprende delle notizie riportate sul 'Daily Mail' del 17 Gennaio 1967: la morte di Tara Brown, amico dei Beatles, avvenuta il 18 Dicembre 1966 ed il fatto che "Ci sono quattromila buche sulle strade di Blackburn, nel Lancashire, ovvero un ventiseiesimo di buca ogni abitante, secondo uno studio del consiglio di contea". La seconda strofa invece, richiama il film 'How I Won The War' (Come Ho Vinto La Guerra) in cui lo stesso Lennon aveva recitato nell'autunno del 1966 |
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A metà ed alla fine della canzone, su idea di McCartney, sono stati inseriti due glissando suonati dall'orchestra sinfonica di musicisti convocata per il 10 Febbraio da George Martin, nei quali ognuno doveva partire dal Mi basso per arrivare a quello dell'ottava successiva senza alcuna sincronia. "Alla fine di quella sera festiva, le persone in studio istintivamente applaudirono il risultato" (passo tratto da 'The Beatles l'opera completa' di Ian MacDonald) |
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L'accordo finale è stato registrato il 22 Febbraio da John, Paul, Ringo, Mal Evans e George Martin su tre pianoforti |
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La canzone si chiude con 'The Inner Groove', il solco fantasma, un melange di suoni incollati in un loop che si ripete ad infinitum |